Arrivato in terra sabina per sedersi sulla panchina lasciata vacante da Ricci, Alessio Musti ha portato il Rieti a grandi traguardi. Quinto al termine della regular season, elminato ai rigori dalla Luparense nei quarti di Coppa Italia, finalista di Winter Cup. Il tecnico romano e la società amarantoceleste non hanno però trovato l'intesa per la prossima stagione.

Alessio, come mai questa scelta?
Ci sono state delle divergenze di vedute con la società. Non abbiamo trovato le giuste soluzioni, ma non in termini economici, ci tengo a puntualizzarlo. Eravamo distanti su alcuni punti di vista e per questo motivo, più o meno di comune accordo, abbiamo deciso che era arrivato il momento di dividerci.

Che stagione è stata la tua col Rieti? Sono arrivati tanti grandi risultati.
Direi positiva, abbiamo svolto un ottimo lavoro, riuscendo a fare molto bene in tutte le competizioni. Spesso non siamo stati fortunati negli accoppiamenti ad eliminazione diretta e le partite contro Asti e Luparense lo testimoniano.

Che Rieti sarà il prossimo anno? Oggi è arrivata l'ufficialità dell'addio a Marcio Forte.
Non lo so, non ne ho idea e non posso mettere bocca sul lavoro di altri. Parlo solo di ciò che ho fatto e contemporaneamente dico che mi dispiace che si andato via Marcio: un giocatore, ma soprattutto un uomo che ha dato un grandissimo contributo alla causa Rieti.

Per te che futuro ci sarà?
Purtroppo è ancora tutto abbastanza incerto. Credo che in Serie A ci saranno ben pochi spostamenti di panchine e al momento sono state tutte solo chiacchiere. L'unica proposta concreta che mi è arrivata è dall'estero: è quella che mi affascina e che voglio più di tutte. Vedremo cosa accadrà, entro fine mese, nel bene o nel male, vorrei decidere del mio futuro.

Matteo Santi

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