Nei mesi di maggio e giugno, nell'ormai vita che fu, s'infilava il classico piede in due scarpette: da una parte il futsal giocato con qualificazione e disputa dei playoff scudetto, dall'altra il futsalmercato con i primi ammiccamenti, sondaggi, rinnovi. Ora non sarà più così: la maledetta pandemia da Coronavirus cambierà anche questo aspetto del calcio a 5. Così, mentre si lavora per la chiusura anticipata della stagione che ha visto trionfare - ahinoi - il Covid-19, dall'altra si entra nella fase embrionale di ciò che sarà per i club in un prossimo futuro.

TROILO "Siamo tutti in attesa". Marco Troilo e l'Italservice nel suo complesso aspettano in primis delle risposte governative. "Il Premier Conte ha detto che dal 18 maggio potranno riprendere gli allenamenti di squadra, ma dobbiamo capire come, perché noi come Pesaro siamo intenzionati a ripartire con l'attività sportiva, per un discorso di mantenimento della forma fisica dei ragazzi, tutti tesserati fino al 30 giugno, nel massimo del rispetto di salute e sicurezza igienico-sanitaria". Altre risposte, poi, arriveranno da altri organi competenti. "Si devono ancora prendere delle decisioni sulla chiusura del campionato attuale, ma anche su cosa ne sarà del prossimo. Non c'è solo il calcio a 5, ma un mondo intero sportivo che ha le stesse tempistiche nostre: non sapendo questo, bisogna attendere". Prima dell'avvento della pandemia, i campioni in carica - in pole per rappresentare l'Italia in Europa anche nella prossima annata - avevano esteso gli accordi con Colini e Miarelli, seguiti da capitan Tonidandel e Marcelinho. "Stiamo cercando di muoverci con l'idea che le tempistiche non verranno cambiate - prosegue il diesse biancorosso - sappiamo che sarà difficilissimo, ma non possiamo attendere più di tanto, per non farci trovare impreparati. Non è un discorso di accelerare i tempi, ma di rispettarli. E per questo, se vogliamo, siamo anche in ritardo, visto che di solito ci si comincia a muovere a ridosso la Coppa Italia, ma purtroppo questa situazione ci ha portato a far slittare il tutto". Il futsalmercato, comunque, cambierà con il Coronavirus ancora là fuori, chissà ancora per quanto. "Si prospettano certamente tempi più lunghi - ammette - bisognerà capire il reale danno economico derivante dal Covid-19, ma anche dal lockdown. Ci saranno società che riusciranno ad ammortizzare questo periodo dove non si è lavorato, e altre che subiranno gravi problemi economici, penso alle categorie inferiori e anche al regionale: si parla di un 30% dei club dilettantistici che rischiano l'estinzione". Pesaro però guarda avanti. "Per noi che abbiamo dei ruoli all'interno delle società, ci si deve muovere su quello che è il nostro, ma la cosa più importante è che i numeri di contagi e morti diminuiscano sempre più, e che soprattutto venga presa una decisione, quanto prima, da parte della FIGC e della LND, in modo tale che la Divisione possa comunicarci la chiusura dell'attuale stagione che sembra ovvia, ma a stretto giro di posta cosa sarà della prossima".

Pietro Santercole