Categoria: Regionale

Autore: Redazione

Pubblicato il: 12/05/2020

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Rapacchietta e il Modena si separano: "Peccato per quell'infortunio"

Rapacchietta e il Modena si separano:

 Purtroppo è il momento di salutare un altro di quelli che in questi due anni ha contribuito e non poco alla causa del Modena Calcio a 5. Riccardo Rapacchietta non vestirà gialloblù per la stagione sportiva 2020/21 per motivi riconducibili alla sfera personale e lavorativa. Del numero 8 è balzata agli occhi la strabiliante duttilità con cui gli allenatori lo sono andati a posizionare nello scacchiere tattico, la dedizione, l’etica del lavoro e l’intelligenza tattica. Non da meno il lato umano: un ragazzo sempre gentile ed educato, rispettoso con compagni, staff e società, ma soprattutto un leader in campo ed in spogliatoio, tant’è che molti dei giovani della prima squadra lo hanno indicato spesso come un esempio.

Anche per Riccardo è il momento di congedarsi con un’ultima intervista al nostro ufficio stampa.

Quale pensi sia il tuo “Momento Modena”, quello che ricordi con più piacere?
“Ci sono stati tanti bellissimi momenti. Fra i più belli il gol alla prima di campionato della storia del Modena, in generale anche la stagione di quest’anno è un ‘momento Modena’ fantastico. Fra tutti scelgo il rientro a gennaio di quest’anno dopo due mesi di stop. Si vociferava che fossi un giocatore finito per uno strappo di 6 centimetri alla coscia. Sono stato felice di rientrare e soprattutto di aver dimostrato il mio vero valore in un momento dove la squadra ne aveva bisogno”.

Cosa è significato siglare il gol vittoria della prima storica gara in campionato per il Modena Calcio a 5?
“Penso che sia stata un’emozione bellissima. Vuoi o non vuoi se ne parlerà sempre, la prima vittoria ufficiale del Modena avviene grazie ad un mio gol. Sia io che la squadra ce lo porteremo sempre dentro”.

Dopo due anni fatti di leadership, impegno e passione in cui hai dato tanto al Modena, cosa pensi invece di portare via da questa esperienza?
“Sono sicuro che il Modena mi abbia dato tanto. Mi ha innanzitutto accolto in una nuova città che mi ha dato tanto dal punto di vista umano e calcettistico. Persone che a prescindere da come andranno le strade sono sicuro che rimarremo in buoni rapporti. Quest’anno ho limato tanti aspetti caratteriali e dal punto di vista tecnico-tattico ho ampliato la mia duttilità e versatilità”.

Dichiari chiuso il tuo percorso con il futsal o ti guarderai intorno?
“Continuerò a giocare perchè a 25 anni sento di poter fare ancora tanto. La mia scelta di vita è stata fatta a 18 anni quando ho scelto di non fare la A1 con il Pescara. Ho scelto lo studio ed il lavoro. O gioco in un club ambizioso e che punti in alto oppure lavoro e porto avanti la carriera, le cose non possono convivere. Ho trovato una posizione lavorativa stabile e stimolante e soprattutto che ritrova quello per cui ho studiato in tutti questi anni e voglio concentrarmi su questo. Mi troverò una realtà un po’ più adatta alle mie esigenze”.

Hai dei rimpianti in questi due anni di Modena Calcio a 5?
“Sì, ne ho 2. La prima è non aver giocato la Coppa per infortunio e il secondo non aver potuto chiudere il campionato vincendolo. Dopo tre anni in questa categoria vincerlo sarebbe significato dimostrare di essere un giocatore che in C1 fa la differenza, soprattutto in un’annata dove ho avuto alto minutaggio e buone prestazioni”.

Come vuoi salutare società, compagni e tifosi?
“Voglio salutare compagni e tifosi con il sorriso, quello con cui mi sono sempre contraddistinto. Quando potrò andrò sempre a vedere le partite del Modena. C’è una realtà ambiziosa e un progetto di alto livello. Spero un domani di poter vedere delle partite di Serie A. Mando un grosso abbraccio a tutti i compagni di questi due anni. Sono molto fiducioso che il mio pupillo Alessio Cellurale possa fare bene, perché ha qualità tecnico-tattiche importanti ma soprattutto un grande spirito di abnegazione. Saluto in fine il pubblico che con grande cuore ci ha accolto con grande passione. Uno sport poco conosciuto in città ma che ci ha saputo regalare momenti davvero magici, anche grazie ai bambini che ci facevano sentire dei veri e propri idoli. Un ciao sempre con la L alzata e speriamo che il numero 8 rimanga un po’ nel cuore del Modena Calcio a 5”.

La società ci tiene a ringraziare Riccardo per quanto fatto nei due anni di Modena Calcio a 5. “Le strade si separano ma siamo convinti che lui avrà un notevole futuro fatto sia di lavoro che di Calcio a 5”.


Ufficio Stampa Modena Calcio a 5
*foto: www.modenacalcioa5.it


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