Milano riparte dalle fondamenta: blindato Marco Peverini
Il Milano calcio a 5 ufficializza il rinnovo con Marco Peverini. Il difensore milanese ha prolungato il suo legame alla società biancorossa per altri due anni. Quando si vuole costruire qualcosa, cominci dalle fondamenta. Marco Peverini è uno dei punti di riferimento del Milano calcio a 5 e in pochi anni è diventato da giovane promessa a uno dei migliori giocatori della Lombardia. Passato, presente e futuro. A quasi 25 anni Marco ha ormai un bagaglio di esperienza importante unita ad una personalità di spicco.
Fresco di rinnovo biennale, come ti senti?
“Sono contento che la società e il mister credano in me e mi abbiano dato fiducia. Sono grato al Milano perché qui è dove ho iniziato e dove son cresciuto, quindi darò sempre il massimo per questa maglia e per questa società sperando di ripagare quello che hanno fatto per me. Sono molto contento di rinnovare col Milano perché mi trovo bene con la società e con tutti i miei compagni. Qui mi sento a casa”
Il progetto del Milano “milanese” continua. Si può continuare sui livelli dimostrati nella stagione interrotta?
“Il Progetto Milano è sempre stato di tenere nell’ossatura della rosa i ragazzi di Milano, con l’aggiunta degli stranieri. L’anno passato abbiamo fatto una stagione meravigliosa, sarà difficile ripetersi ma crederci non costa nulla e sono certo che tutti daremo il massimo per fare un ottima stagione anche il prossimo anno. Ovviamente ripetersi è ancora più difficile ma noi ci proveremo”.
Quanto ti è mancato il futsal?
“Tantissimo; da vedersi e allenarsi quasi tutti i giorni a zero. È stata dura. Noi lo facciamo per divertirci e per passione, avendocelo tolto del tutto in questi mesi è stato difficile. Manca l’allenamento e sopratutto l’adrenalina della partita. Ma non c’erano altre soluzione e sicuramente la salute viene prima di tutto”.
Mister Sau, che lo conosce bene, ne descrive pregi e difetti.
“È il giocatore che è cresciuto di più nella rosa diventando uno dei giocatori più forti della Lombardia. Ha imparato a difendere bene, ha un buon calcio con il destro mentre deve migliorare nel passaggio. Tecnicamente deve usare di più il mancino che usa pochissimo. Dal punto di vista caratteriale il suo maggior difetto è sempre stata la concentrazione; in questa stagione è migliorato ma in alcune partite, anche importanti, si sono rivisti i difetti del passato. Deve mantenere sempre alta la sua rabbia e cattiveria agonistica, essere più presente con la testa in tutti i momenti di ogni partita”.
Ufficio Stampa Milano